Cazzola: Su Precoci, Esodati e Opzione Donna non c’è trippa per gatti

“Il governo ha presentato, sulla cosiddetta flessibilità del pensionamento, l’unica proposta possibile e sostenibile. Del resto, in una certa misura, l’idea dell’anticipazione triennale tramite prestito sull’assegno che sarà percepito al momento della maturazione dei requisiti per il trattamento di vecchiaia era già stata ipotizzata dal ministro Giovannini, ai tempi del governo Letta. L’attuale esecutivo ha implementato la proposta attraverso il coinvolgimento del settore bancario e assicurativo, allo scopo evidente di ridurre i costi dell’operazione”. Così l’ex deputato ed esperto di previdenza Giuliano Cazzola.

“E’ corretto che non ci sia una penalizzazione dal momento che non esistono modifiche dei requisiti previsti dalle norme Fornero – spiega -.  Si crea un circuito parallelo che rimane nell’ambito privato, anche se sarà l’Inps a fare il front office. In pensione ci si andrà stabilmente al momento della maturazione dei requisiti di legge. Certo 20 anni, per il rimborso del prestito, sono tanti”.

“Si tratta di capire ora, se in caso di premorienza prima del saldo, la rata del prestito sarà girata sul trattamento di reversibilità (come sarebbe giusto) o se sarà coperta da un’assicurazione. Suggerisco poi al governo e alle parti sociali di dare al più presto corso, per la gestione di eventuali esuberi, alla costituzione e all’integrazione dei fondi di solidarietà, come previsto dal Jobs act”.

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“Così come è, la proposta Nannicini-Poletti, per fortuna, non comporta sostanziali modifiche dell’impianto della riforma Fornero, quindi mi pare che ci siamo. Il governo, poi, non sembra intenzionato a battere di nuovo la strada perigliosa dell’ottava salvaguardia per gli esodati, dell’estensione dell’opzione donna e delle altre questioni, onerose, che erano state poste nel dibattito. Che altro dire, se non mandare un bel ‘ciaone’ a Boeri e a Damiano?”

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