Ecco la “Piattaforma Sociale” per cambiare rotta

Damiano: Serve svolta a sinistra nelle politiche del governo

“Occorre una svolta a sinistra nelle politiche del Governo e ci auguriamo che la Direzione del PD, domani, si concluda con questo orientamento”.

“I risultati delle elezioni amministrative che hanno fatto registrare una sconfitta del Partito Democratico – prosegue -, ci impongono di rimettere la questione sociale al centro delle scelte politiche del Pd e del Governo. La crisi economica, non ancora del tutto superata, ha inferto ferite profonde ai cittadini più deboli ed accentuato i fattori di esclusione sociale e di diseguaglianza che non abbiamo saputo interpretare adeguatamente”.

“Da questa valutazione – spiega Damiano – nasce la nostra richiesta di un cambio di rotta nelle politiche del Governo. La nostra ‘piattaforma sociale’ si basa su alcuni elementi prioritari. Il primo è quello delle pensioni: prevedere la flessibilità previdenziale, con un anticipo massimo di 4 anni, senza penalizzazioni per i soggetti più deboli (disoccupati, precoci, addetti ai lavori usuranti ed invalidi); risolvere in modo definitivo il problema degli esodati con l’ottava ed ultima salvaguardia; rivalutare le pensioni più basse. Per quanto riguarda il lavoro, è necessario prevedere incentivi strutturali per il contratto a tutele crescenti; contemplare l’uso dei voucher per il solo lavoro occasionale, così come aveva previsto Marco Biagi; abbassare il tetto per gli appalti al massimo ribasso e rendere obbligatoria la clausola sociale nel caso di cambio appalto. Inoltre, per quanto riguarda la povertà occorre definire rapidamente un sostegno all’inclusione sociale, come previsto nella Delega del Governoattualmente in discussione alla Camera. Infine, va valorizzato il ruolo delle parti sociali ricercando una soluzione condivisa al tavolo sindacale per quanto riguarda i problemi della previdenzae del lavoro”.

“Questo insieme di misure deve essere definita prima che si tenga il Referendum costituzionale, al fine di risolvere questioni sociali che, come si è visto, influenzano significativamente le scelte politiche dei cittadini. Se vogliamo colmare la distanza che separa la politica dagli elettori bisogna intervenire a difesa degli ultimi, in un tempo nel quale povertà e diseguaglianze sono enormemente cresciute per effetto della crisi”.

Riforma Pensioni Ecco la “Piattaforma Sociale” per cambiare rotta

Ok confronto Governo-Sindacati su nodi

“È positivo che il confronto tra Governo e sindacati sul tema della previdenza prosegua e, per approssimazioni successive, chiarisca alcuni nodi di fondo”.

“Il primo – spiega – e’ che la flessibilità delle pensioni riguarda tutti i lavoratori: dipendenti pubblici e privati ed autonomi, come ha dichiarato il ministro Poletti. Il secondo punto da considerare, è che il Governo intende individuare meccanismi che riducano al minimo le penalizzazioni ed i costi finanziari. Per noi, le categorie più deboli (disoccupati, precoci, addetti a lavori usuranti ed invalidi), non debbono essere gravate di alcun onere. Inoltre occorre, parallelamente, risolvere il problema degli esodati con l’ottava ed ultima salvaguardia”.

“Non chiediamo di sfondare il tetto dei 172.000 salvaguardati o di stanziare nuove risorse: i numeri ed i soldi ci sono nel Fondo esodati e non sarebbe sopportabile alcuno scippo”, conclude.

Fonte: Pensionitoday

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