Damiano: Renzi svolti a Sinistra
“L’unica cosa che non si dice, a proposito di crisi dell’Europa, è che essa è figlia del liberismo politico ed economico che ha distrutto, per dirla con il filosofo francese Michel Onfray, “tutte le conquiste ottenute da due secoli di lotte sindacali e di progresso sociale”. Non abbiamo il coraggio di dirlo perché, anche la sinistra, negli ultimi trent’anni è rimasta in molti caso ipnotizzata e resa impotente dal liberismo. Persino dichiararsi sostenitori del liberale Keynes era, fino a poco tempo fa, giudicato un’eresia anche nel Partito Democratico”. Così Cesare Damiano del Pd.
“Abbiamo pagato – prosegue – nelle ultime elezioni amministrative l’opacità delle politiche del Governo equamente divise tra scelte di destra e di sinistra (solo per fare alcuni esempi: Imu sulla prima casa e 80 euro per il lavoro dipendente, cancellazione del tetto per i voucher agricoli e lotta al caporalato, superamento dell’articolo 18 e messa al bando delle dimissioni in bianco, intangibilità del sistema pensionistico targato Monti e approvazione della settima salvaguardia degli esodati e dell’estensione di Opzione Donna).
Abbiamo elencato – spiega Damiano – coppie di scelte politiche che si muovono in senso diametralmente opposto. Il risultato è che, anche a causa del prolungarsi della crisi economica, il tracollo del ceto medio, l’aumento dei poveri e la certezza di una diseguaglianza crescente, stanno provocando una rivolta, inItalia ed in Europa, che alimenta il populismo e mette a rischio la stessa democrazia.
In mezzo al guado non si può stare: Renzi svolti a sinistra, ascolti la sofferenza dei più deboli che hanno pagato di più nella crisi e valorizzi il ruolo delle parti sociali per trovare i giusti compromessi sui temi fondamentali del lavoro, della previdenzae della povertà”.
Fonte: Pensionitoday
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