Spunta l’Ottava e Ultima Salvaguardia per 30 mila Esodati
In commissione Lavoro alla Camera va avanti la proposta di legge sull’ottava salvaguardia, “con l’obiettivo di concludere la questione degli esodati”. Si punta, spiega Damiano, a tutelare “30-35mila persone”, sfruttando gli spazi lasciati dai passati interventi. Intanto oggi scade il termine per la presentazione degli emendamenti e in settimana si continuerà a lavorare al testo.
“Abbiamo alle spalle sette salvaguardie e la costituzione di un fondo che ha messo in cassaforte 11,6 miliardi di euro per tutelare oltre 172 mila persone, che potranno andare in pensione con le regole ante-Fornero, sempre con riferimento a situazioni per cui i requisiti siano stati maturati, o gli accordi conclusi, entro il 31 dicembre 2011”, precisa Damiano, sottolineando che “l’ottava salvaguardia è quella definitiva” e “non deve costare un euro alle casse dello Stato né prevedere una persona in più rispetto alla platea già definita”. Fin qui, ricorda il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, “con le sette salvaguardie sono state messe in tasca 100mila pensioni e ci sono altre 25 mila domande presentate”. Ora, fa sapere, “è stata aperta una conferenza dei servizi, tra i ministeri del Lavoro, dell’Economia e l’Inps per definire numeri e risorse risparmiate”. Con la nuova salvaguardia si punta a dare un paracadute a figure come quelle, porta ad esempio Damiano, “dei macchinisti delle ferrovie, delle colf, dei lavoratori agricoli, le persone collocate in mobilità a 36 mesi”. Una vicenda, tiene a puntualizzare, “laterale al tavolo del Governo con i sindacati sulla previdenza. Quel che conta – evidenzia – è non dirottare le risorse risparmiate su altro”
Uil: Bene nuova salvaguardia, completa l’opera
“È molto importante l’attività che il Presidente Damiano e tutta la Commissione Lavoro della Camera hanno svolto e stanno svolgendo per dare una risposta a tutti gli esodati”. Così il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti. “L’ottava e ultima salvaguardia dovrà rimediare a uno dei più nefasti errori delle legge Monti-Fornero. Il sindacato – sottolinea Proietti – si è mobilitato per conseguire questo risultato che ha dato una risposta a più di centomila persone che, dopo aver sottoscritto accordi, si sono trovati senza lavoro e senza pensione. Adesso bisogna completare l’opera e la Uil confida nell’azione positiva del Parlamento”.
Fonte: Pensionitoday
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