Damiano: Bene accordo ma ci sono ancora punti critici da risolvere

“Sulle pensioni si è compiuto un importante passo avanti, anche se non risolutivo, che premia la scelta del dialogo fatta dal Governo, la mobilitazione unitaria del sindacato e la forte iniziativa parlamentare. Restano ancora alcuni punti da chiarire, che saranno oggetto di ulteriore confronto con il sindacato”.

“Per quello che ci riguarda – prosegue – le criticità e i problemi in sospeso sono: la soluzione definitiva del capitolo degli esodati attraverso l’ottava salvaguardia, che deve far parte dei contenuti generali dell’intervento sulla previdenza da inserire nella legge di Bilancio; una modalità più favorevole di accesso all’Ape per i lavoratori che non appartengono alle categorie più disagiate dell’Ape Social: se la penalizzazione restasse del 7% all’anno, come è stato ventilato, sarebbe troppo elevata e disincentivante; la fissazione del tetto dell’assegno mensile di pensione (1.500 euro?) entro il quale è previsto l’accesso a costo zero per i lavoratori che utilizzeranno l’Ape Social (disoccupati, addetti a lavori gravosi e inabili); la definizione delle categorie del lavoro gravoso che consentiranno di allargare la platea dei lavoratori precoci che possono usufruire dei 41 anni di contributi e dell’Ape Social”.

“Si tratta di punti non secondari sui quali il confronto è ancora aperto. Vogliamo ricordare, inoltre, che nel mese di settembre è previsto il consuntivo dei risultati di Opzione Donna che consentirà la definizione del prolungamento della sperimentazione”, conclude.

Titti Di Salvo: Molto positivo l’esito del confronto tra governo sindacati sulla previdenza

“Nel primo tempo – ha detto la vicepresidente del gruppo del Partito democratico alla Camera – si va dall’allargamento della platea dei pensionati a cui verrà erogata la 14esima e l’incremento del suo importo per chi già la percepiva, alla parificazione della tax area tra pensionati e lavoratori dipendenti; è presente la gratuità delle ricongiunzioni; ci sono nuove regole per i lavori usuranti e per i lavoratori precoci; c’è la possibilità di uscita anticipata dal lavoro di 3 anni e 7 mesi per chi ha 63 anni”.

“Nel secondo tempo si introdurranno elementi di equità generazionale nel sistema contributivo, definendo regole più favorevoli per i giovani; un riconoscimento previdenziale dei lavori di cura, soprattutto a carico delle donne; il rapporto tra tipo di lavoro e pensione, perché i lavori non sono uguali. In particolare – sottolinea Di Salvo – la scelta di distinguere il tipo di lavoro e le condizioni materiali delle persone per l’accesso alla pensione è una scelta giusta e doverosa, coerente con l’impegno preso dal governo e favorita da un confronto serio e rigoroso con le organizzazioni sindacali . Una scelta che riporta equità e solidarietà nel sistema previdenziale”.

“Insieme alle 7 salvaguardie di esodati, già realizzate, e a opzione donna con l’impegno, già preso nella scorsa legge di stabilità, di proseguirne l’applicazione, c’è più giustizia nella previdenza pubblica – spiega la deputata Dem -, più riconoscimento sociale per i pensionati . Possiamo registrare un grande passo in avanti che – conclude Di Salvo – l’approvazione dell’ottava salvaguardia potrebbe completare”.

Fonte: Pensionitoday

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