Mercato delle auto, affondano ancora le vendite di Stellantis e Tesla

Le vendite di Stellantis e Tesla non decollano in Europa e anzi perdono ancora posizioni anche rispetto alla loro concorrenza.

Il mercato automobilistico europeo sta attraversando una fase di transizione complessa e frammentata. Mentre le immatricolazioni complessive in Europa Occidentale (Ue+Efta+Uk) crescono a marzo del 2,8%, il bilancio del primo trimestre 2025 resta in territorio negativo (-0,4%), confermando la difficoltà strutturale del settore a recuperare i livelli pre-pandemia.

john elkann ed elon musk
Mercato delle auto, affondano ancora le vendite di Stellantis e Tesla (Pensioniblog.it)

Nell’attuale fase di stagnazione, sicuramente fanno notizia in negativo due grandi aziende del settore auto come Stellantis e Tesla. Per Stellantis, a marzo, le immatricolazioni nell’Europa Occidentale si sono fermate a 215.190 unità, in calo del 5,9% rispetto allo stesso mese del 2024, su base annua è ancora più consistente la perdita, che è del 12,2%.

Il crollo delle vendite di Stellantis e Tesla

Periodo non roseo per il colosso nato dalla fusione tra FCA e PSA, che fatica a tenere il passo con i rivali, nonostante alcuni segnali positivi da marchi come Jeep (+14% nel mese), Peugeot e Alfa Romeo – quest’ultima rilanciata dal buon esordio della nuova Junior. Il crollo delle vendite è ancora più evidente nella sola zona dell’Unione Europea, -8,4% a marzo, -14% nel trimestre.

cerchione di una tesla
Il crollo delle vendite di Stellantis e Tesla (Pensioniblog.it)

Ancora più grave è la performance di Tesla, che nel primo trimestre 2025 ha visto le sue immatricolazioni in Europa precipitare del 45%, fermandosi poco sopra le 36 mila unità. Solo a marzo il calo è stato del 36%, il peggiore tra tutti i principali gruppi monitorati da Acea. Per gli analisti, il crollo è legato anche alle prese di posizione politiche di Elon Musk.

Elettriche in ripresa, ma il vero boom è ibrido

Nonostante la crescita globale dei veicoli elettrici, Tesla paga dunque uno scollamento tra immagine pubblica e domanda reale. A proposito di elettrico, queste vetture a fine marzo, rappresentano il 15,2% del totale con 573.500 immatricolazioni (+28% rispetto al 2024). Un segnale positivo, soprattutto dopo la flessione dell’anno scorso dovuta alla fine di vari incentivi statali.

auto elettrica in ricarica
Elettriche in ripresa, ma il vero boom è ibrido (Pensioniblog.it)

In alcuni mercati, come il Regno Unito, la quota di elettriche ha superato il 20%. Insomma, i dati sono positivi, ma la vera svolta arriva dall’ibrido. Queste auto conquistano il 35,5% del mercato europeo con oltre 964 mila unità immatricolate (+20,7% su base annua). Francia, Spagna, Italia e Germania registrano tutte crescite significative. Anche le ibride plug-in (PHEV) crescono (+1,1%), raggiungendo il 7,6% del mercato.

Transizione, non è tutto rose e fiori

A perdere molte posizioni, sono i veicoli tradizionali: le vendite di auto a benzina nel primo trimestre sono scese del 20,6%, con picchi negativi in Francia (-34,1%) e Germania (-26,6%). Ancora peggio va al diesel, ormai relegato a una quota del 9,5% con un calo del 27,1%. Chiaramente c’è il rovescio della medaglia, che è legato alle difficoltà nella transizione.

Come sottolinea la direttrice generale di Acea, Sigrid de Vries, “le Bev rappresentano ancora solo il 15% del mercato, troppo poco rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’UE”. Mancano ancora una rete infrastrutturale capillare e politiche di incentivo coordinate a livello europeo: il tempo stringe e vedremo se cittadini e istituzioni riusciamo a fare la propria parte.

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