Sesta salvaguardia, critiche e manifestazioni.

Il provvedimento per la salvaguardia degli esodati arriverà in Aula a Montecitorio mercoledì prossimo ma nel frattempo si registrano nuovi interventi da parte del sindacato Uil ma anche tanta amarezza, insoddisfazione e rabbia dei quota 96 della scuola e degli esodati che sfocia in azioni di protesta.

Esodati, macchinisti ferrovieri, quota 96 del reparto scolastico e Cobas avevano, infatti, richiesto un incontro urgente con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, prima che la proposta formulata dalla Commissione Lavoro della Camera, arrivasse in Aula; dopo che i numeri, le modalità e la tempistica sono stati esplicitati dal ministro Poletti al Presidente della Commissione Lavoro, on. Cesare Damiano, gli ‘esclusi’ hanno ritenute del tutto anacronistiche ed insoddisfacenti le proposte fatte.

Pertanto, dietro lo slogan “la montagna ha partorito il topolino”, gli “irriducibili dei Comitati Esodati, dei Ferrovieri ancora In Marcia, dei Quota 96, dei Cobas RSU contro Fornero” chiamano a raccolta tutto il popolo di coloro che sono stati danneggiati dalla legge Fornero, per una grande manifestazione da tenersi a Roma il giorno 2 luglio.

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Parlando di sindacati invece, Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, intervenendo nel corso del Festival del lavoro dei consulenti a Fiuggi ha commentato così la sesta salvaguardia: “Una piccola goccia questo provvedimento. Noi chiediamo una riforma pensioni che sia flessibile, in modo da permettere alle persone di uscire dal lavoro e ai giovani di entrare. I danni fatti da una legge scritta male e approvata peggio dal Parlamento sono ancora sotto gli occhi di tutti. C’è un danno sociale con persone senza né stipendio né pensione e sta producendo anche un danno economico al Paese perché si deve continuare a mettere toppe che costano”.

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