Nuove critiche sulla sesta salvaguardia.

E’ partita la discussione alla Camera riguardante l’ennesima salvaguardia di altri 32.100 esodati che farà salire il totale dei lavoratori salvati dalle ingiustizie della riforma Fornero a 170 mila. Se da una parte c’è soddisfazione per il raggiungimento di un traguardo, seppur parziale, dall’altra fiocchino le polemiche per la procedura che il governo Renzi sta adottando in tale circostanza.

Per primo Maurizio Petriccioli, segretario confederale della Cisl, che evidenzia come l’emendamento del governo non rappresenta una soluzione strutturale al problema: “L’emendamento del Governo che consente di salvaguardare gli esodati dall’applicazione dei nuovi requisiti pensionistici anche per il prossimo anno permette di affrontare le situazioni di maggiore criticità che si sarebbero prodotte con la scadenza delle attuali salvaguardie, fissata originariamente al 6 gennaio 2015, ma non rappresenta una soluzione strutturale al problema”.

Il leader di Sinistra ecologia e libertà, Nichi Vendola aggiunge: “Ma che paese è l’Italia, a distanza di 4 anni dalla riforma pensioni Fornero non sappiamo ancora quanti siano effettivamente gli esodati. Sappiamo però che lo Stato italiano ha risparmiato quasi 90 miliardi di euro. Non c’è uno scandalo più grande se viene leso il rapporto di fiducia tra cittadino e Stato, quando un lavoratore si trova contemporaneamente senza impiego e senza pensione”.

Voci di ribellione stanno giungendo anche dalla Lega Nord attraverso il capogruppo in XI commissione, Massimiliano Fedriga, promotore e firmatario – ricordiamo – della maggior parte dei subemendamenti. L’esponente leghista ha dimostrato la propria contrarietà alla scelta di prelevare i fondi per gli esodati dal bacino riservato ai cassintegrati giudicando tale misura “una mossa subdola e immorale, che mette in guerra due categorie vittime della crisi”.

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Infine caratteristico della situazione l’intervento della relatrice stessa del provvedimento, Marialuisa Gnecchi (PD) che se da una parte parla di un “passo avanti”, dall’altra la deputata si è dichiarata pronta a lottare “perché la questione degli esodati va assolutamente risolta”!

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