La ministra Giannini s’impegna con i quota 96
Si è parlato molto in questi giorni della questione esodati ed in modo particolare del problema legato ai quota 96 della scuola, i circa 4.000 insegnanti che sono stati ampiamente penalizzati dalla riforma Fornero. Dopo l’esclusione dalla proposta di legge che riguarda la sesta salvaguardia, firmata da Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, c’era il timore che, ancora una volta, questa categoria dovesse rimanere fuori dai giochi.
Poi è giunto un intervento di Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio alla Camera che ha dichiarato che le coperture per i quota 96 sarebbero state trovate, e che l’emendamento per garantire loro di andare in pensione già dal 1 settembre 2014 sarà inserito nel decreto di riforma della PA.
A confermare il tutto anche l’on. Marzana del M5S che è stata una delle più attive in Parlamento in vista della menzionata risoluzione; infatti, in un intervento di questi ultimi giorni, lei e gli altri deputati M5S, hanno dichiarato: “Grazie a un ordine del giorno della deputata Maria Marzana il tema dei Quota 96, e la risoluzione di questa travagliata vicenda, verrà affrontato nel decreto PA, prossimo ad arrivare alla Camera. Siamo soddisfatti ed ora aspettiamo il governo alla prova dei fatti”.
In più, la ministra Stefania Giannini, in un intervista, ha fatto presente come il pensionamento di questi docenti avrebbe potuto portare all’assunzione di 4 mila giovani: “In questi giorni – assicura il ministro dell’Istruzione – il problema è stato oggetto di discussione con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti perché noi dobbiamo trovare questi 120 milioni che non sono tantissimi, ma non sono neppure quattro soldi, per chiudere questa ingiustizia e pensionare i quattromila. Da parte mia, l’impegno c’è tutto… perché è interesse del Miur cominciare ad attuare quel ricambio generazionale di cui si sta parlando in questi giorni con la tanto chiacchierata riforma della Scuola”.