Camusso: Basta pasticci sulla scuola
“Bisogna smetterla di pasticciare sulla scuola, ripristinare i finanziamenti tagliati in questi anni. Senza soldi non ce la facciamo”. Lo ha detto Susanna Camusso durante la manifestazione della Cgil a Torino per la campagna ‘Riformo io’ avviata a Roma la scorsa settimana.
“Il Paese è in difficoltà – ha aggiunto Camusso – perché ha fatto poca ricerca, ha speso poco per l’innovazione e non è competitivo con il resto del mondo. Siamo l’unico Paese in Europa che durante la crisi ha tagliato l’istruzione. L’istruzione rappresenta le radici di un Paese. A tutti quelli che annunciano riforme e fanno minacce dobbiamo dire che bisogna ripristinare la scuola dell’obbligo, bisogna allungare l’obbligo fino a 18 anni, bisogna riconoscere che gli insegnanti sono una risorsa straordinaria, hanno tenuto il sistema mentre veniva tagliato e svillaneggiato e quindi meritano risposte straordinarie”.
Ricordiamo che l’emendamento che dovrebbe mandare in pensione i famosi Quota 96 della scuola è stato inserito nella riforma della PA, il cui arrivo in Aula è stato rimandato più volte, e ora sembra sia stato fissato a venerdì 25 luglio e probabilmente sarà quello il giorno finalmente decisivo per sapere quale potrebbe essere il loro futuro.
La calendarizzazione rappresenta un segnale positivo, considerando che c’è stata un’accelerazione sui tempi proprio per riuscire a raggiungere una soluzione entro il termine fissato di agosto e per cui Cesare Damiano si è detto anche ottimista. Ma non tutto è oro quel che luccica: è vero che i tempi sono stati definiti e che se dovesse essere approvato venerdì l’emendamento, tutto rientrerebbe nei piani, ma è anche vero che il voto finale sulla riforma della PA non sarà poi così facile da definire e lo stesso premier Renzi si è detto preoccupato per l’iter del voto…