Minetti e Bossi chiedono la restituzione dei contributi a Regione Lombardia.
Di questi tempi la prudenza non è mai troppa, si sono detti i consiglieri del Pirellone. Se l’età della pensione si allontana, meglio godersi subito i contributi versati evitando le preoccupazioni di un futuro poco roseo.
A far scattare questa frenesia all’incasso è un’accelerazione sui tagli alle pensioni. Il 16 luglio il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo ha trasmesso a tutti i componenti del gruppo di lavoro il testo di un progetto di legge per l’innalzamento da 60 a 66 anni dell’età pensionistica e due giorni fa la Lega ha proposto un ulteriore giro di vite: la rimodulazione dell’importo percepito, con una riduzione del 5% per chi riceve 3.000 euro al mese e del 10% per chi supera questa soglia. E per gli ex consiglieri che devono ancora maturare l’anzianità il Carroccio chiede che il calcolo della pensione avvenga solo su base contributiva.
Agli eletti del Pirellone era però concesso un privilegio: la possibilità di ritirare, alla fine della legislatura, i contributi versati per il futuro vitalizio. Invece di aspettare la pensione, in pratica, farsi restituire quanto versato. E così hanno fatto moltissimi ex politici del Pirellone, rivolgendosi alla Tesoreria Regionale.
Tra coloro che hanno chiesto e ottenuto il rimborso dei contributi spiccano Romano La Russa, fratello di Ignazio (Fratelli d’Italia), al quale sono stati restituiti 41 mila euro. Nicole Minetti, eletta con il listino bloccati del Pdl, rientra in possesso di 79.600 euro e Renzo Bossi della Lega di 55.500 euro. A Domenico Zambetti, ex assessore del Pdl che nel 2013 fu accusato di voto di scambio con la ‘ndrangheta, concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione, sono andati 73.390 euro. Cifre ancora maggiori per Gabriele Sola dell’Idv (75.500 euro) e per Chiara Cremonesi di Sel (79 mila euro), mentre superano i 100 mila euro Massimo Ponzoni del Pdl (144.400) e Massimo Cipriano dei Ds (145 mila euro). Denaro regolarmente versato, sia chiaro, e di cui rientrano legittimamente in possesso.