La Camusso contro il governo Renzi su lavoro e previdenza.

Creare occupazione, ecco la vera riforma di cui l’Italia ha bisogno”. È il messaggio rilanciato dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. A suo giudizio occorre ribaltare il discorso di chi vorrebbe concentrarsi solo sulle riforme perché poi così arriverà la crescita.

Ogni giorno – denuncia la Camusso – viene annunciata una riforma epocale. Ci sono dossier aperti su ogni aspetto, ma non c’è alcuna iniziativa che parli di lavoro. Vengono cancellate le camere di commercio e questo vuol dire cancellare migliaia di posti di lavoro. Non c’è l’idea di rendere più efficaci i servizi ma di spostare al centro una serie di poteri mentre aumenta la disoccupazione”.

Invece secondo la leader della Cgil: “Bisogna dedicare tutte le risorse e tutte le energie a creare posti di lavoro […] insieme diciamo al governo che bisogna agire per diminuire la disoccupazione e creare lavoro e che il finanziamento dei contratti di solidarietà, dei contratti di solidarietà espansivi e l’intervento sulla legge Fornero sono essenziali per immaginare che i numeri non continuino ad aumentare da 3 milioni in su ma si cominci ad invertire la tendenza”.

“Il vincolo dei 67 anni per chi deve andare in pensione – fa un esempio il segretario generale della Cgil – penalizza chi vorrebbe uscire prima e rallenta il turn over. Non è razionale puntare a un modello contributivo e spingere l’età pensionabile sempre più avanti”.

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Per la Camusso le modifiche più opportune alla tanto contestata legge Fornero vanno nella direzione di un abbassamento dell’età pensionabile e la pensione anticipata estesa a tutti i lavoratori e non solo per quelli pubblici come prevede il nuovo provvedimento inserito nella riforma della Pubblica Amministrazione dal ministro Marianna Madia.

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