Tiziano Treu è il nuovo commissario e futuro presidente INPS

Il Governo ha scelto Tiziano Treu, l’uomo che ha firmato le principali riforme del lavoro e delle pensioni in Italia negli anni Novanta, per guidare l’Inps. Lo farà subito da commissario e quasi sicuramente tra qualche mese – dopo il previsto parere delle commissioni parlamentari – da presidente.

75 anni, professore ordinario di diritto del lavoro all’Università Cattolica di Milano, ex senatore Pd ed ex ministro del Lavoro nel primo governo Prodi. Il nome di Treu è soprattutto legato alla riforma delle pensioni del 1995 che ha introdotto il metodo di calcolo contributivo. Di lui si ricorda anche il “pacchetto Treu“, in base al quale si riformò il mercato del lavoro abolendo il collocamento pubblico obbligatorio e la “chiamata numerica”, che permise all’impresa di scegliere per via nominativa il lavoratore da assumere.

Nel 2001 Treu è stato eletto al Senato nel collegio uninominale di Venezia-Mestre, aderisce a la ‘Margherita’ e fa parte della XI Commissione Lavoro, previdenza sociale. Nel 2006 viene rieletto senatore per la ‘Margherita’ in Veneto, e sarà membro del gruppo dell’Ulivo e diventa presidente della Commissione Lavoro. Rieletto al Senato il 13 Aprile 2008 è stato vicepresidente della Commissione Lavoro, previdenza sociale fino al febbraio 2013. Dal 2013 è componente del Cnel.

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Tiziano Treu, dunque, sostituisce Vittorio Conti, che gestiva l’Inps dal 12 febbraio ed era stato nominato commissario dopo le dimissioni di Mastrapasqua, in modo da dare tempo al Parlamento di varare la nuova governance dell’Istituto. Lo scopo di Treu sarà fondamentalmente lo stesso, visto che dopo il cambio di governo le riforme sulla governance dell’Inps sono state di fatto accantonate.

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