I sindacati spingono sulla riforma pensioni

Sarebbe ora di intervenire sulle pensioni, che con le modifiche della riforma pensioni Fornero hanno creato nuova disoccupazione”; è tornata a ribadirlo, dopo che il Senato della Repubblica ha approvato la fiducia al Governo Renzi sulla riforma lavoro (Jobs Act), il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.

La Cgil – ha affermato il segretario generale della Cgil – chiede al Governo Renzi di mettere al centro il tema della creazione del lavoro e le forme per distribuirlo e gli investimenti e che elimini il precariato. Nel Jobs Act –ha continuato la Camusso – a parte qualche titolo di cui vedremo lo svolgimento, mancano cose fondamentali, manca l’idea della cancellazione delle forme di precariato e, al contrario, c’è un’idea di riduzione delle tutele dello Statuto dei lavoratori”.

Tra le richieste della Cgil ci sono l’introduzione di nuove forme di pensione anticipata, la riduzione dell’età pensionabile, l’eliminazione delle penalizzazioni sul prepensionamento dei lavoratori sottoposti al lavori usuranti e per i lavoratori precoci. Nelle istanze poste dalla Cgil al governo Renzi ci sono anche il pensionamento degli insegnanti di quota 96 scuola e la salvaguardia definitiva per i lavoratori esodati.

Intanto il segretario generale aggiunto dell’Uil Carmelo Barbagallo, ha rivelato degli interessanti retroscena del vertice di Palazzo Chigi di martedì con i sindacati.

Anche ieri al vertice di Palazzo Chigi – denuncia Barbagallo – non si è parlato di pensionati, tant’è che il mio intervento ha fatto innervosire il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Dal dibattito, infatti, non era venuta fuori la questione della promessa degli 80 euro ai pensionati e allora ho cercato di sollecitarla – ha rivelato – Renzi mi ha risposto ‘Ma lei chi e’?’ e io ho replicato ‘imparerà a conoscermi…’”.

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La verità – ha aggiunto Barbagallo – è che i pensionati hanno già imparato a conoscere Renzi: non rispetta le promesse, e cioè gli 80 euro da estendere ai pensionati. La mia domanda era questa, la risposta ancora non l’abbiamo avuta ed io insisto: bisogna dare gli 80 euro ai pensionati perché sono il vero ammortizzatore sociale delle famiglie italiane, dove c’è un disoccupato, un cassintegrato, un giovane in cerca di lavoro. Sono i pensionati a fare da vero ammortizzatore sociale, e se non hanno la rivalutazione delle pensioni, gli sgravi fiscali, non reggono nel contesto sociale”, le parole di Barbagallo.

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