Persino la Fornero pensa che ‘i pensionati non vanno tartassati ulteriormente’
Pagare le pensioni il 10 del mese e non più il primo giorno, non è una buona idea. “La decisione, se presa per motivi amministrativi e informatici, doveva essere spiegata meglio se invece si pensa di posticipare la data con l’obiettivo di realizzare un risparmio, direi che ci troviamo davanti ad un’operazione di piccolo cabotaggio”.
Lo afferma Elsa Fornero, ex ministro del Lavoro del governo Monti e responsabile dell’attuale sistema pensionistico italiano.
Il governo parla di un risparmio da 6 milioni di euro: “Ecco, se la cifra è questa – continua l’ex ministro del Welfare – si poteva evitare lo scompiglio che l’operazione porterà nella vita dei pensionati. C’erano alternative migliori come tornare al contributo di solidarietà sulle pensioni alte, misura che la Corte Costituzionale bocciò e che invece secondo me era giusta. Un provvedimento del genere avrebbe garantito risultati decisamente migliori e avrebbe risposto a criteri di equità”.
“Il posticipo di dieci giorni è un mezzuccio – dice chiaramente la Fornero – non so chi abbia avuto quest’idea, mi sembra un’operazione di piccolo cabotaggio. Non era nemmeno necessario inserirla nella Legge di stabilità, perché se il motivo è amministrativo o informatico non c’è urgenza. Lo scompiglio, ripeto, si poteva evitare”.
Infine per chi (sindacati) parla di accanimento del governo sui pensionati la professoressa difende i pensionati: “Non parlerei di accanimento, ma ricordo che i pensionati sono già stati oggetto di una riforma: mi riferisco alla deindicizzazione degli assegni oltre i 1400 euro, misura alla quale cercai di oppormi, ma che fu ritenuta necessaria. Considerato che si tratta di persone escluse dal mondo del lavoro che non hanno la possibilità di rifarsi in altro modo, penso che la categoria non andrebbe ulteriormente toccata”.