E’ definitivo, niente bonus 80 euro ai pensionati
E’ destituita di ogni fondamento l’ipotesi di allargare il bonus degli 80 euro ai pensionati, sfondando il tetto del 3%. Lo sottolineano fonti di Palazzo Chigi, in relazione a quanto riportato da alcuni organi di informazione, ribadendo il rispetto dei vincoli europei.
L’azione del governo, secondo fonti vicine al governo, si è basata e si basa sul rispetto dei vincoli europei, che sta insieme alla spinta per la crescita che è al centro della legge di stabilità e della strategia economica dell’esecutivo. E nel 2014, hanno sottolineato le stesse fonti, l’intervento di riduzione delle tasse è il più significativo della storia italiana, con 18 miliardi di euro in meno.
L’ipotesi era apparsa in un articolo del Corriere della Sera. Citando un “esponente di governo”, il quotidiano sosteneva che “da settimane Palazzo Chigi sta analizzando una serie di misure da prendere se alla fine del prossimo trimestre ci fosse l’ennesimo segno meno davanti ai dati sul Pil. In quel caso, la tentazione è di andare allo sfondamento del tetto del 3 per cento, senza aspettare una procedura di infrazione dell’ Ue”.
L’articolo proseguiva dicendo che “l’idea che si sta accarezzando di fronte a uno scenario di recessione continuata è quella di cambiare rotta: estendere il bonus degli 80 euro al mese a pensionati e lavoratori autonomi; e impostare un piano triennale di investimenti sociali. La prima misura, si calcola, costerebbe 10 miliardi di euro. Il piano di interventi varrebbe tra i 40 ed i 50 miliardi l’anno. Sono scenari, non decisioni: progetti preparati – viene precisato – in previsione di uno stallo ritenuto ormai insostenibile, e nell’ ipotesi che il piano di finanziamenti di Jean-Claude Juncker, quando arriverà, non basti“.
Alle notizie che arrivano da Palazzo Chigi risponde così il sindacato Spi-Cgil: “No al bonus di 80 euro ai pensionati, ci ricorda il governo. Lo sapevamo già. Era solo una promessa elettorale”, è il commento rilasciato su twitter.