Le proposte A.N.CO.T. sulla gestione separata Inps

Con l’insediamento ai vertici Inps del professor Tito Boeri l’associazione Ancot ha inviato al nuovo Presidente la seguente missiva che riportiamo integralmente:

Oggetto: proposta di armonizzazione per la Previdenza dei Lavoratori autonomi nella Gestione Separata dell’INPS. Richiesta di incontro

Egr. Presidente, sono anni che ci battiamo per una equa previdenza dei lavoratori autonomi iscritti nella Gestione Separata dell’INPS, al di la di quelle che sono le richieste urgenti del blocco della aliquota contributiva al 27,72%. Lei ben sa che con la Riforma Fornero i nostri contributi dovrebbero arrivare al 33%. Un assurdo !!!!

Noi Le sottoponiamo la nostra proposta che si articola in otto punti che abbiamo presentato in occasione dell’evento “PLUS ITALIA” organizzato dal CoLAP a Roma già nell’ottobre del 2012. Le proposta hanno lo scopo di armonizzare le regole che riguardano la previdenza dei lavoratori autonomi con quelle di altri lavoratori e sono:

  1. La separazione della Gestione Separata dell’Inps dei lavoratori autonomi dagli altri soggetti parasubordinati. Ovvero una gestione per i soli lavoratori autonomi nella quale i professionisti siano adeguatamente rappresentati.
  2. La riduzione della aliquota base contributiva al 24% simile a quella cui arriveranno le altre gestioni INPS commercianti ed artigiani;
  3. La ricongiunzione gratuita o onerosa al pari degli altri lavoratori perché è compito istituzionale dell’Inps dare la pensione dei lavoratori valorizzando ogni settimana di contributi.
  4. La prosecuzione volontaria del versamento dei contributi anche da parte degli iscritti alla gestione separata INPS oggi ancora esclusi.
  5. Con la prosecuzione volontaria alcuni problemi legati ai cosiddetti contributi silenti si potrebbero risolvere da soli, ma soprattutto questo diritto opportunità rientrerebbe tra le misure di armonizzazione che hanno lo scopo di un trattamento uniforme per tutti i cittadini al fine di raggiungere il diritto alla pensione o di incrementare la misura.
  6. La riduzione degli interessi di dilazione dei contributi oggi troppo elevati.
  7. L’aumento della rivalsa dal 4% al 6% così come concessa agli iscritti alla Casse di Previdenza (Vedi Legge Lo Presti)
  8. La contribuzione ridotta per i giovani che lo richiederanno per i primi cinque anni dell’esercizio della professione e proporzionale al reddito. Esempio: 50% dell’aliquota base fino a 35 anni e reddito fino a 10.000,00Euro; 70% aliquota base fino a 35 anni sul reddito da 10.001,00 Euro fino a 20.000,00 Euro; 100% aliquota base oltre i 35 anni. Con l’obiettivo di agevolare l’emersione del lavoro nero e nel contempo facilitare l’inserimento dei giovani che intendono avviare una professione autonoma. Con l’occasione chiediamo anche un incontro urgente per esporre quanto sopra esposto e dare il nostro contributo per una soluzione al grave problema.

Cordiali saluti.

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Il Presidente Nazionale Dott. Arvedo Marinelli

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