Cida: Speriamo che il Governo prenda una posizione non favorevole alle esternazioni del presidente Boeri
Silvestro Bertolini presidente di Cida, l’organizzazione sindacale che rappresenta la dirigenza e le alte professionalità di tutti i settori socio-produttivi, pubblici e privati, sul piano professionale, economico e sociale, in un’intervista ad askanews, ha così commentato le proposte del presidente dell’Inps Tito Boeri in materia previdenziale: “Un prelievo di solidarietà sulle pensioni sarebbe un intervento iniquo perché non colpirebbe quelle d’oro e andrebbe invece a penalizzare la classe media e chi ha regolarmente pagato i contributi”.
Le altre considerazioni riguardano la competenza e l’utilità delle proposte: “Ci sono delle considerazioni da fare. In prima battuta riguardo alla competenza di queste proposte e di queste esternazioni del presidente Boeri, ritengo che non gli competano nel senso che è materia esclusivamente del ministero del lavoro quella di una riforma delle pensioni. Poi se entriamo nel merito credo che queste esternazioni del presidente Boeri non risolvono neanche il problema che lui realmente vorrebbe risolvere, quello di portare circa 4-4,5 miliardi nelle casse dell Inps.
Perché se andiamo a vedere poi sotto l’aspetto tecnico questa proposta, va a incidere essenzialmente sulle pensioni superiori a 2000 euro lorde, questo significa che sono pensioni di 1.300 euro al mese nette e non si sta parlando per nulla di pensioni d oro. Si sta parlando di pensioni minime, per una minima sussistenza delle famiglie italiane. Per cui chi si va a colpire è sempre la classe media, la classe che ha sempre pagato tutti i contributi delle pensioni che ha maturato nel corso della vita e a me sembra assolutamente iniquo come provvedimento. Io spero che il governo prenda una posizione, perché fino ad adesso non si è espresso e spero che prenda presto una posizione non favorevole a queste esternazioni del presidente Boeri”.
Secondo la Cida bisogna fare una distinzione tra le pensioni che sono state pagate dai contribuenti lavoratori dipendenti e le pensioni erogate in funzione di un reddito di cittadinanza minimo di sussistenza e quest’ultime dovrebbero rientrare nella fiscalità generale del Paese.