Pensioni: “Permessi retribuiti”, continuano gli “orrori”…
Avevamo trattato in passato l’argomento riguardo alle nuove disposizioni per quanto concerne l’inclusione dei permessi per la donazione di sangue e per quelli conformi alla legge 104 (permessi retribuiti) tra le giornate di lavoro effettive.
A proposito il ministro Giovannini si era pubblicamente schierato a favore di tale provvedimento.
Nonostante tutto, la commissione Bilancio della Camera che ha esaminato il disegno legge 101/2013: Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni ha soppresso l’emendamento che includeva i congedi parentali di maternità e paternità, nonché quelli concessi ai sensi della legge n. 104 del 1992, tra i periodi di “servizio effettivo” ai fini dell’erogazione dei trattamenti pensionistici anticipati ed evitare la penalizzazione economica a chi la chiedesse da qui al 2017!
Secondo loro, e senza voler stancarvi con le solite analisi tecniche: “Non ci sono i soldi” o meglio siccome non possiamo/siamo capaci di quantificare tali giorni di permesso, diciamo semplicemente che “non ci sono i soldi” cosi siamo apposto.
- La buona notizia è che dopo la bufera per i giorni di permesso per donare il sangue e la mobilizzazione delle associazioni come l’Avis almeno quella parte è stata salvata e con essa molti nostri concittadini che hanno davvero bisogno di sangue.
- La brutta notizia invece è che ormai è chiaro che certe persone non ragionano proprio. Va bene, i soldi non ce ne sono, come dite voi… ma qual è’ il messaggio che lo Stato sta inviando con questa ennesima “esclusione” di determinate categorie che tra l’altro sono le prime che dovrebbero essere salvaguardate e/o aiutate…
Congedi parentali? Semplice, non fate più figli…
Permessi perché portatori di handicap o per prendere cura di un parente disabile? Gli spartani avevano un buon sistema…
I commenti a voi.