Esodati: Non accetteremo mai un intervento assistenziale e non molleremo la lotta
Lettera
Egregio Direttore, la settima salvaguardia presentata dall’On. Gnecchi e in attesa di essere incardinata è per 26.000 persone e non per 49.500. Chiaramente e non per ultimo proprio la sera della presentazione del libro esodati, è stato fatto appello per l’ennesima volta alla politica presente (tra cui la Gnecchi) ed al sindacato di spingere per l’inserimento totale di tutti in settima salvaguardia. Tale opera di convincimento è già in atto da tutti e dico tutti i comitati.
Bisogna poi ricordarsi che non sappiamo quanto veri siano quei numeri e che dopo il 6/1/2019 rimarrà comunque fuori la coda di postali che vanno salvaguardati. La strada delle salvaguardie anno per anno ha dato dei risultati ottimi ,anche perché quando si è partiti con la prima salvaguardia di 65.000, la Fornero pensava di aver risolto il problema, poi invece ci sono state tutte le altre lotterie che comunque hanno dato la salvaguardia a 172.000 persone. Siccome adesso la situazione è diversa almeno nei numeri dati dall’Inps (se sono veri questo non lo sa nessuno),e visto che i risparmi delle precedenti salvaguardie potrebbero essere sufficienti per chiudere la partita ci stiamo muovendo affinché questo calvario venga definitivamente chiuso, senza però mettere in repentaglio la settima per 26.000 unità.
Non possiamo sapere cosa ha in mente il governo e come intende intervenire e se la legge di stabilità sarà l’ultimo baluardo. Una cosa è certa, nel nostro piccolo non accetteremo mai un intervento assistenziale, tanto meno molleremo la lotta finché ci saranno gli esodati (veri).
Giuliano Colaci