Proietti (Uil): Il rimborso pensioni del Governo ammontano solo al 23% del dovuto
“L`intervento sulle pensioni operato dalla Legge Fornero ha avuto un effetto recessivo con una diminuzione dei consumi e della domanda interna, contribuendo alla peggiore recessione dello stato unitario con un PIL negativo che penalizzerà le giovani generazioni. Dopo la sentenza della Corte, il governo avrebbe dovuto ripristinare il diritto alla rivalutazione delle pensioni e discutere e definire, magari con i sindacati dei pensionati, le modalità e l`entità dei rimborsi per il passato.
Questo il commento di Domenico Proietti, Segretario Confederale della UIL. “La UIL si batterà affinché durante l`iter parlamentare di conversione del decreto siano apportate modifiche sostanziali al fine di ripristinare il diritto alla perequazione sancito dall`Alta Corte”.
“Il sindacato – termina Proietti – ha pubblicato due studi dai quali è emerso che un pensionato, con un trattamento tra 3 e 4 volte il minimo (circa 1.700 euro lordi), ha diritto a 3.074,88 euro lordi per i mancati adeguamenti del 2012 e 2013 e per gli effetti che questi hanno avuti sul 2014 e 2015, e a un adeguamento mensile sulla pensione erogata di 70 euro lordi. La proposta avanzata dal governo di restituire ai pensionati, con una quota una tantum, 726 euro lordi è pari al 23,61% di quanto dovuto”.