Fornero: Da Consulta decisione sorprendente ma sui rimborsi il Governo Renzi ha agito bene

“Le circostanze nelle quali noi ci trovavamo nel novembre 2011 richiedevano immediati risparmi di spesa e sembrò non improprio chiedere anche ai percettori di pensioni di contribuire ai sacrifici che invece venivano chiesti ai lavoratori, pertanto la sentenza della Consulta è sorprendente, dal momento che non abbia tenuto conto delle conseguenze della bocciatura per il futuro dei giovani italiani”.

Così Elsa Fornero ai microfoni di Radio24.

“Il paese ha rischiato di dover sborsare 18 miliardi. Credo che il governo Renzi abbia agito bene, primo perche’ ha agito con immediatezza e senza aspettare e poi perche’ ha sostanzialmente confermato la misura”.

“Quei 18 miliardi – continua Fornero – sarebbero oggi il costo di quella restituzione che a suo tempo, quando la riforma fu approvata, voleva dire 18 miliardi di spesa spalmati su più anni. Il provvedimento del governo Renzi ne restituisce 2,4. Faccia lei la bilancia, da una parte 18 dall’altra 2,4 vorrei dire che e’ una sostanziale conferma di quel provvedimento”.

“Diciamo che non e’ una storia molto edificante – spiega ancora l’ex ministro del Lavoro – nel senso di mostrare un insufficiente senso di solidarietà. Qui stiamo parlando di associazioni di manager di impresa i quali avevano una loro gestione previdenziale, pubblica obbligatoria, comparativamente generosa e molto deficitaria dal punto di vista finanziario. Non avrebbero potuto continuare con i contributi dei loro iscritti a pagare le pensioni che avevano promesso”.

“Nel 2002 il governo Berlusconi fece confluire direttamente questa gestione all’interno dell’Inps, questo vuol dire che sono i lavoratori, tutti i lavoratori a pagare, in una misura non piccola, le pensioni di questi pensionati certo non poveri e certo non sfortunati. E quindi io spero che anche all’interno di questa categoria si sviluppi un dibattito… ho sentito io stessa molte persone dire ‘ma io non ho bisogno di quei soldi e se servono al Paese sono disposto a lasciarli”.

La Fornero respinge, infine, le critiche piovutele addosso negli ultimi mesi, dal leader della Lega Nord Matteo Salvini.

“Alle continue provocazioni di Matteo Salvini di solito non reagisco. Nel senso che Salvini ha voluto fare di Elsa Fornero un ‘capro espiatorio’ e considero che la ricerca di ‘capi espiatori’ sia un atteggiamento molto vigliacco, tendenzialmente fascista… siamo su piani diversi”.

“Salvini preferisce rimestare, diciamo così nel torbido sempre, io preferisco mantenere qualche sogno per il mio Paese – aggiunge l’ex ministro del lavoro -. L’animosità che si vede e che persone come lui alimentano certo non credo faccia bene, di nuovo non fa bene in un’ottica di medio periodo, non fa bene per dare prospettive alle giovani generazioni”.

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“Il futuro dell’occupazione è nelle nostre mani, come d’altronde il futuro di noi come persone – prosegue l’ex ministro – Io sono una persona che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca, all’insegnamento, e credo che se noi le accettiamo queste sfide con intelligenza, promuoviamo l’intelligenza, promuoviamo la ricerca, noi saremo in grado di vincerle anche sotto il profilo occupazionale”.

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