Lettera aperta degli Esodati al Presidente Renzi

Lettera

Al Presidente del Consiglio e Segretario del PD dott. Matteo Renzi,

e, per conoscenza,

al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti,

al Ministro delle Finanze Carlo Padoan,

ai Presidenti e componenti le Commissioni Lavoro di Camera e Senato

“….la vicenda simbolo è quella degli esodati ..intanto la parola è assurda… chi c’è dietro un esodato?..c’è un signore o una signora che sono stati a discutere con i propri familiari se gli conveniva o meno andare via un anno prima.. hanno passato delle notti in bianco a pensarci…SI SONO FIDATI DELLO STATO CHE HA GARANTITO …lo Stato  non mantiene l’impegno che è un elemento di una gravità assurda perché lo Stato non può cambiare i termini. Un Governo tecnico almeno sui numeri dovrebbe dire la verità. Dietro all’esodato non c’è un numero ed una discussione tra il Ministro (Fornero) ed il Presidente dell’INPS (Mastrapasqua); c’è una storia fatta di scelte…Se lo Stato non mantiene l’impegno con il cittadino noi non soltanto facciamo un danno alla singola persona ma violiamo la credibilità dello Stato. … ecco io vorrei che parlassimo di questi problemi reali del paese che non di fisime ideologiche…”

A centrare il dramma che vivono gli “esodati” con queste significative affermazioni  pubbliche del 17 Giugno 2012 (alla trasmissione televisiva InMezz’ora, dal minuto 00.33.46, http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-5abe0f57-2219-4ec9-9462-2c69c8774e87.html), era proprio Lei Sig. Presidente che allora, e più di tanti altri, aveva capito il grave sopruso subito da decine di migliaia di cittadini (allora per il Presidente dell’INPS eravamo quasi 400.000 mentre per il Ministro Fornero solo 65.000, circostanza kafkiana che Lei ebbe a sottolineare in quell’intervista pubblica), denunciando il mancato rispetto del Patto che lo Stato ha rotto con questi cittadini.

Da allora son passati oltre 3 anni e siamo al  secondo Governo succeduto a quello nefasto di Monti e, nonostante le formali dichiarazioni di chi ha governato prima di Lei  ed i 6 provvedimenti tampone che hanno restituito il diritto alla pensione solo ad una parte degli “esodati” defraudati, il problema “esodati” non è ancora stato completamente risolto, il loro reale numero continua ad essere imprecisato e quel Patto continua a rimanere vergognosamente rotto per almeno 50.000cittadini italiani. Si tratta di  ex lavoratori e lavoratrici, che, insieme anche alle loro famiglie, si vedono derubati del loro diritto alla pensione guadagnato con il lavoro, e costretti a rimanere per numerosi anni senza alcun reddito, pertanto con un concreto rischio d’indigenza.

In questo anno e mezzo del Suo governo Lei ci ha totalmente dimenticati,  non ha mai risposto ad alcuno dei nostri accorati appelli e si è guardato bene di incontrare una delegazione della “Rete dei Comitati degli Esodati” che li rappresenta.

Riteniamo che sia arrivato il momento di dire BASTA! allo stillicidio che questi cittadini stanno vivendo da ben 45 mesi e di procedere a ripristinare, con urgenza e in via definitiva, il Patto rotto arbitrariamente ed unilateralmente dallo Stato con questi cittadini, ai quali  si deve restituire il DIRITTO alla pensione  con le regole previgenti la Riforma Fornero, come Lei auspicava già 3 anni fa.

La prossima settimana la Commissione Lavoro della Camera inizierà l’esame di una proposta di legge per una settima “salvaguardia degli esodati”, che noi chiediamo con determinazione comprenda possibilmente almeno tutti i 49.500 “esodati non salvaguardati”, che sono stati stimati dall’INPS e certificati dal Suo Governo al Parlamento in risposta  all’interrogazione parlamentare in Commissione Lavoro della Camera n. 5/03439 presentata dall’On. Maria Luisa Gnecchi.

Per tale provvedimento il costo a carico dello Stato è pari a zero, in quanto la copertura finanziaria è assicurata dagli oltre 3 miliardi di fondi residui dai precedenti 6 provvedimenti di deroga, i cui risparmi una legge dello Stato impone  siano utilizzati ESCLUSIVAMENTE per ulteriori interventi di salvaguardia per gli “esodati”.

Signor Presidente, già dalla prossima settimana lo Stato, e Lei per esso,  avete l’opportunità di porre fine ad una delle più insopportabili ingiustizie compiute da un governo italiano; ha l’opportunità di far riacquistare allo Stato, per il Suo tramite, quella credibilità perduta nei confronti dei cittadini italiani chiamati dispregiativamente “esodati”.

Le chiediamo, pertanto, di mantenere fede alle Sue affermazioni del giugno del 2012, sostenendo quella proposta di legge (che auspichiamo includa TUTTI i 49.500 esodati verificati) per una sua rapida  approvazione entro il mese di ottobre.

Certi  del Suo impegno in merito al nostro appello, La salutiamo cordialmente.

Per la Rete dei Comitati di Esodati, Mobilitati, Contributori Volontari, Esonerati,

 

Francesco Flore Tel.:  0784 203888  –  3389976878

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