Uil: Grave non prolungare l’Opzione Donna
“E’ grave bloccare il prolungamento dell’opzione che consente alle lavoratrici che entro dicembre 2015 maturano i requisiti di accedere al pensionamento anticipato con il totale ricalcolo contributivo della propria posizione ed accettando, quindi, una pesante decurtazione pari al 30% dell’assegno previdenziale”.
Così Maria Pia Mannino, responsabile nazionale Pari Opportunità e Politiche di Genere della Uil.
“Il provvedimento si autofinanzia – ha aggiunto la sindacalista – anticipando la pensione con il sistema contributivo le lavoratrici percepiranno un trattamento direttamente proporzionale a quanto versato con i contributi. Quindi sono incomprensibili le presunte stime di costo fatte circolare in questi giorni”.
Nel frattempo le tre maggiori sigle sindacali hanno organizzato un presidio a via XX settembre, davanti al Ministero dell’economia e delle Finanze, martedì 15 alle ore 10 “per esigere il rispetto della Legge 228 del 2012 che ha istituito un fondo a tutela dei lavoratori esodati e per rivendicare una soluzione che risolva in modo definitivo e strutturale questo problema”.