Papa Benedetto XVI da le dimissioni: percepirà una pensione di 2.500 euro al mese
Papa Benedetto ottiene benefici pensionistici di 2.500 euro al mese
Il Papa Benedetto XVI che ha annunciato le sue dimissioni dalla carica con effetto dal 28 febbraio percepirà’ una pensione di 2.500 euro al mese, in base a diversi punti di media italiani, che hanno citato l’importo della pensione generalmente pagate ai vescovi.
Il capo della Chiesa cattolica ufficialmente non ha un reddito e in realtà non viene pagato, ha detto più volte il Vaticano, in risposta alle richieste di informazioni della stampa nel corso degli anni, aggiungendo che “ogni suo bisogno e’ previsto dalla Santa Sede”.
Secondo la stampa italiana invece, “sappiamo ciò che Benedetto farà una volta che cede il papato il 28 febbraio, verrà pagato una pensione di 2.500 euro al mese“.
Non ci sono precedenti per una pensione papale. L’ultimo a dimettersi è stato nel 1415, tutti gli altri sono morti in ufficio, ma ci sono casi di vescovi in pensione, e il papa è ufficialmente anche il vescovo di Roma.
La sala stampa vaticana non ha confermato l’importo, ma un portavoce ha detto che le esigenze del Papa, così come quelli di qualunque personale potrebbe scegliere di mantenere, nel monastero del Vaticano dove si ritirerà durante “il pensionamento”, “saranno soddisfatte”.
L’ ottantaseienne Joseph Ratzinger ha intenzione di vivere i suoi giorni in preghiera e meditazione nel monastero Mater Ecclesiae. Ma prima, trascorrerà i primi mesi dopo la sua abdicazione nella residenza pontificia di Castel Gandolfo, al di fuori di Roma, visto che il monastero subisce rinnovi.
Egli non porterà molto con lui dai suoi otto anni trascorsi come papa, ad eccezione di alcuni libri, le lettere, il suo pianoforte e oggetti personali, secondo un rapporto del sito TG.com. La sua vasta biblioteca e le note saranno conservati in Vaticano ma non saranno a disposizione del pubblico. Ratzinger avrà addirittura bisogno di fare una richiesta formale alla Biblioteca Vaticana per consultarli.
Quanto a ciò che il Papa ha fatto negli ultimi giorni del suo pontificato, sta per essere l’ anteprima del resto della sua vita. Il Vaticano ha detto che ha speso la maggior parte del tempo in meditazione, fino a Sabato, accompagnato dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, un reparto che si concentra sulla promozione del rapporto della Chiesa cattolica con le diverse culture.
Le dimissioni del Papa approfondiscano invece il dubbio sconforto di tutti gli italiani.
Nel frattempo, giorni dopo che il Papa Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni dalla carica, causa (formale) la sua salute cagionevole, numerose polemiche continuano a ripercorrere il sentiero.
Le dimissioni del Papa Benedetto XVI hanno dato una scossa agli italiani credenti o meno e si vocifera che hanno avuto l’effetto di derubare al popolo l’ unico elemento di certezza in un momento di profondo dubbio, con il paese afflitto da scandali e dopo l’elezioni che non hanno portato il cambiamento radicale che tanti bramano.
Si crede che il pontefice sia stato l’unico elemento stabile per tutti i cattolici italiani in uno Stato moderno che è diventato sinonimo di instabilità politica e di politici difettosi. Tutto questo è cambiato da quando Benedetto XVI ha annunciato che sarebbe stato il primo pontefice in 700 anni di dimettersi, provocando allarme e sconforto tra i molti fedeli in un paese la cui storia è stata modellata dalla presenza della sede della Chiesa per 2000 anni.
“Siamo in un momento di crisi sociale, ideologico e culturale e in un momento come questo è completamente sbagliato per lui di andarsene”, ha dichiarato Emanuele Vitale, 22 anni, uno studente siciliano che si è unito alla voce di circa 100.000 persone che gremivano piazza San Pietro, Domenica per una delle ultime apparizioni di Benedetto XVI prima delle sue dimissioni il 28 febbraio.
Un’altra persona in piazza, il pensionato Antonio Mingrone, 68 anni, ha detto: “E’ inquietante. Nel momento in cui ci sono tutti questi conflitti politici e ad una crisi economica, è una cosa in più che pesa sulle nostre menti”.
L’ uscente primo ministro Mario Monti, egli stesso un devoto cattolico, ha parlato di un “disorientamento” degli italiani dopo la decisione del papa. “Sembra che un’epoca sta cambiando su entrambi i lati del Tevere e ci sentiamo derubati di punti di riferimento” ha aggiunto.
Massimo Franco, uno dei principali commentatori politici e autore di diversi libri sul Vaticano, ha detto a Reuters: “Le dimissioni aggiungono instabilità all’ instabilità. La Chiesa, che è stata una fonte di stabilità è oggi una delle principali fonti di instabilità. Oggi il Vaticano è una sorta di specchio d’Italia” ha aggiunto Franco. “Prima era il contrario. Ora c’è una caotica Italia e pure un caotico Vaticano”.