Rizzetto (AL): Da Poletti ancora rinvii e parole

“Come si fa a parlare di apertura verso la flessibilità in uscita se l’età pensionabile deve alzarsi? Sono indignato dal dietrofront del ministro del Lavoro Poletti fatto oggi nel corso dell?audizione in commissione sulle pensioni e prendo atto della sua ‘nuova’ posizione, ovvero la piena condivisione delle parole del suo collega Padoan. ‘Vedremo, faremo, ragioneremo in legge di stabilità’ e il tutto con buona parte delle opposizioni silenti e per nulla decise ad inchiodare il governo alle proprie responsabilità”.

Così Walter Rizzetto, capogruppo di Alternativa libera alla Camera e vice presidente della commissione Lavoro.

“Ancora una volta – aggiunge Rizzetto – rinvii e parole, nulla di concreto. Maltrattiamo esodati ed opzione donna, ci dimentichiamo di Quota 41, Quota 96 e quindicenni. Una vera Caporetto di intenzioni solo proclamate ed ancora disattese. Lo stesso disgusto l’ho provato osservando l?indecoroso balletto di quasi tutte le opposizioni che fino a ieri sera dichiaravano ‘no alla flessibilità’ per poi virare stamane sul ‘si alla flessibilità subito’”.

“Oggi la politica mi ha fatto pena, perché si è dimostrata incapace di rispondere ai requisiti minimi di correttezza innanzi ai cittadini che dignitosamente continuano ad urlare, in piazza, il loro sconforto e preoccupazioni”, insiste l’esponente di Alternativa libera.

“Un vero e proprio disastro che tenteranno di edulcorare con una misura che non accontenterà nessuno, una flessibilità pesante in uscita che comprometterà di fatto anche la flessibilità in entrata, ovvero l’occupazione”, prosegue Rizzetto.

“P & P, i due ministri che ormai sembrano essere un’unica entità indivisibile dal pensiero omologato, possono cortesemente spiegarci – afferma ancora Rizzetto – se i residui passivi del fondo esodati sono ancora a disposizione o se sono stati spesi da qualche altra parte?”.

 

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“E non si dimentichino – conclude – che Opzione donna è un diritto da ripristinare. Alternativa libera e io in prima persona faremo il nostro dovere e per questo rimando la discussione in commissione ed in aula e solo allora vedremo il comportamento di sindacalisti in essere o passati”.

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