Ai pensionati serve un bravo lobbista!
Ormai penso che lo sappiate tutti, l’unico vero emendamento riguardo alle pensioni nell’attuale disegno legge di Stabilità è stato infine ritirato ieri dai suoi relatori come annunciato nel primo pomeriggio dal presidente della commissione Bilancio Antonio Azzollini.
La modifica (per chi non fosse al corrente) prevedeva la rivalutazione piena delle pensioni sino ai 2000 euro mensili per consentire ai pensionati di sostenere l’aumento del costo della vita e, soprattutto, metteva in cantiere il famoso prelievo di solidarietà sulle pensioni d’oro già a quota 90 mila euro l’anno (con il 5%) che saliva fino al 15% per gli importi oltre i 190 mila euro annui.
Secondo alcune indiscrezioni i due relatori, Giorgio Santini (Pd) e Antonio D’Alì (Ncd) hanno dovuto “ritirarsi” poiché né l’Inps né la Ragioneria dello Stato avrebbero trovato un giusto compromesso sui conti. Non è escluso che la partita possa essere riaperta alla Camera ma ormai le speranze sono sempre meno.
Invece secondo noi la questione doveva chiuderci ieri, cosicché in camera si poteva spingere per ulteriori modifiche della Fornero riguardo tematiche ancor più importanti come gli esodati…
Intanto, giusto per parlare di cose “serie”, proprio ieri è passato un altro emendamento importante come quello sul fumo elettronico firmato dal senatore Gian Carlo Sangalli (Pd) che modifica l’imposta del consumo riducendola al 25% invece che 58,5%!
La cosa bella è che tal emendamento è stato votato solo da Forza Italia, Lega, Gal, M5S e Sel. Non dal Pd e nemmeno dal suo firmatario, il senatore Sangalli. Contrario era anche il governo!
Ora non è compito nostro discutere di sigarette elettroniche, questo blog non è il posto adatto e tutto sommato una spiegazione per l’intera faccenda c’è come spiegano i relatori di Forza Italia: “In realtà con l’abbassamento della tassazione non c’è minore introito per lo Stato perché la tassazione attualmente in vigore sta facendo chiudere o fallire molti negozi del settore oltre a mettere in difficoltà i produttori, quasi tutti italiani che, senza modifiche potrebbero o chiudere o trasferirsi all’estero”. [Tutto questo per “par condicio”]
Ma non possiamo rimanere impassibili quando vengono votati emendamenti d’importanza minore col parere contrario del governo e vengono silenziosamente ritirati emendamenti cruciali per la “sopravvivenza” di un’intera classe sociale!
Intanto i pensionati scenderanno in piazza a Roma il 29 novembre. La manifestazione è stata organizzata ed annunciata, in maniera unitaria, da Fnp-Cisl, Spi-Cgil, Uilp-Uil. L’appuntamento è fissato il 29 novembre al numero 18 di Via Bari, dove si trova il Teatro Italia, dalle ore 9,30 e fino alle ore 13.
Per oggi è tutto.