Ambrogioni (Cida): Sulle pensioni il governo fermi Boeri
Di fronte alla pervicacia del professor Boeri si resta esterrefatti, in nome di un malinteso senso di equità il presidente dell’Inps continua imperterrito nella sua azione denigratoria nei confronti di pensionati che hanno, secondo lui, il torto di essere titolari di una pensione medio-alta generata da contributi rilevantissimi e nel rispetto delle regole vigenti”.
Così Giorgio Ambrogioni, presidente della Cida (Confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato), dopo la pubblicazione sul sito dell’Inps del documento “Non per cassa ma per equità”.
“Boeri con questo documento criminalizza il 10% dei pensionati in quanto titolari di pensioni medio-alte dimenticando la loro enorme partecipazione al gettito Irpef”, prosegue Ambrogioni.
“Il presidente Inps maliziosamente non ricorda -avverte- che la stragrande maggioranza di questi pensionati paga già contributi di solidarietà e che subiscono gli effetti negativi di ripetuti blocchi perequativi dei loro trattamenti. Sono pensioni che per effetto combinato delle misure sopra richiamate, hanno perso una quota stimata fra il 15 ed il 20% del loro potere d’acquisto”.
“Boeri -aggiunge Ambrogioni- genera ansia e scontro sociale: non pensiamo sia questo che il governo vuole. Chiediamo con forza si metta fine a questa gogna mediatica nei confronti di lavoratori in pensione che hanno sempre fatto con grande onestà il loro dovere sul piano sociale, professionale e fiscale. La solidarietà e l’equità sono valori fondamentali che vanno perseguiti attraverso la fiscalità generale, contrastando l’evasione, la corruzione, il sommerso – conclude il presidente Cida – e non continuando in una politica miope di mera redistribuzione del reddito”.