Ultimatum dei Sindacati uniti: O si cambia la Fornero o sarà sciopero generale

I sindacati confederali lanciano un ultimatum al Governo: rimettere mano alla legge Fornero dopo la pausa natalizia, agli inizi di Gennaio

Furlan: «Anche Fornero critica la sua legge»

”Il governo deve riaprire subito il confronto sulla riforma delle pensioni che è la peggiore d’Europa. E’ un dovere morale. Noi siamo pronti a discutere ma vogliamo una proposta chiara dal Governo che deve assumersi le sue responsabilità. Basta con le ipotesi fumose e le promesse”. Così la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Da tanti mesi leggiamo ed ascoltiamo le ipotesi più disparate su come cambiare le pensioni. Ognuno ha la sua ricetta: editorialisti, ministri, il presidente dell’Inps. Persino l’ex ministro Fornero critica la legge Fornero. Ma noi aspettiamo una parola chiara dal governo”, aggiunge.

Camusso: «Senza riforma Paese più povero

«Se nel prossimo mese il governo non ci convoca, le iniziative che faremo non saranno gli attivi, ma le mobilitazioni nelle piazze», ha detto da canto suo la segretaria Cgil Susanna Camusso. «Apriamo una vertenza sulle pensioni, l’esecutivo sbaglia a non affrontare questo tema. Se non cambia la legge sulle pensioni, l’Italia diventerà un paese più povero. Se hai iniziato a lavorare a 15 anni, 41 anni devono bastare per andare in pensione, nell’ottica di una staffetta intergenerazionale che consenta ai giovani di accedere più facilmente al mercato del lavoro. Se il sistema pensionistico resta questo il governo vuole che i giovani restino poveri».

Barbagallo: «A gennaio porteremo il carbone»

«Se vogliono discutere seriamente di una riforma previdenziale noi siamo disponibili, ma se ai primi di gennaio non si apre la discussione su come cambiare la legge Fornero, porteremo il carbone». Sulla stessa lunghezza d’onda sono le dichiarazioni del segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. «Questo governo – ricorda – aveva detto all’inizio dell’anno che la legge Fornero stava creando disagi sociali abbastanza grossi. Noi lo dicevano da quando è stata fatta questa cosiddetta riforma che, proprio perché egualitaria, è sbagliata. Infatti, non tutti i lavoratori sono uguali e non tutti possono andare in pensione alla stessa età. Per questo noi vorremmo ci sia flessibilità in uscita, in maniera da poter creare occupazione giovanile con la staffetta generazionale».

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