Pensioni: Alfano accusa Renzi sulla Fornero e Giovannini parla di crescita!
L’Istat ha ufficializzato ieri dei dati davvero allarmanti in merito alle pensioni di migliaia d’italiani. Secondo la ricerca condotta dall’istituto di statistica, infatti, oltre mezzo milione di over 50 è di fronte allo spauracchio della povertà.
Nel frattempo il governo fischia indifferente giacché come vi abbiamo comunicato in questi giorni con la nuova legge di Stabilità, non si va a toccare e aggiustare nessuno dei temi caldi della riforma pensionistica targata Fornero.
L’indicizzazione delle pensioni più basse, il blocco a quelle più alte, la salvaguardia di altri 17.000 esodati quando ci sono ancora centinaia di migliaia senza lavoro e senza pensione e la completa negligenza dei Quota 96 non si avvicinano nemmeno agli obbiettivi programmatici di Letta, che aveva promesso di risolvere queste questioni in maniera quasi definitiva.
Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, continua a ripetere che il tema delle pensioni sia strettamente collegato a quello della tanto auspicata crescita: “Se non si fanno passi in avanti sul fronte della crescita dell’intero apparato economico del Paese, l’adeguatezza delle pensioni non può essere assicurata. Per nessuno. Tutto il sistema previdenziale diviene sostenibile solo con una maggiore occupabilità”.
A riguardo si sono “pronunciati” anche Angelino Alfano, Vicepresidente del Consiglio e il neo leader del Partito Democratico, Matteo Renzi, dandoci un’anteprima di quello che succederà durante il periodo elettorale vero e proprio:
“Speriamo che la sinistra riformatrice di Renzi – ha detto Alfano a margine della presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa – abbia il coraggio di dire smontiamo la riforma Fornero”.
“In questa sala, chi ha votato la legge Fornero sei tu” la risposta del numero uno del centrosinistra ed è già polemica… ma ai pensionati chi ci pensa davvero?