Grimoldi (Lega): Pensioni accreditate in ritardo per colpa del Governo
“Che per questo Governo dei poteri forti la priorità fossero le banche lo sapevamo, d’altronde per salvare le banche amiche o gestite da padri e fratelli dei ministri di Renzi è stato convocato un Consiglio dei ministri straordinario di domenica. Ma quanto accaduto in questi giorni va oltre: con i ministri in vacanza e il premier a sciare, salvo rientrare in scena per celebrare Marchionne e la quotazione in Borsa della Ferrari (a proposito di poteri forti?), si è permesso che milioni di pensionati non ricevessero l’accredito mensile della loro pensione, ritardato, grazie ad un assurdo decreto di questo esecutivo, fino a oggi, il 5 del mese”. A denunciarlo è Paolo Grimoldi, deputato del Carroccio e segretario della Lega Lombarda.
“Peccato che altre scadenze, anche imposte dallo Stato, non siano slittate fino al 5 del mese e decine di migliaia di cittadini si siano trovati in estrema difficoltà – prosegue – In questo modo le banche, però, si sono ritrovate un bel gruzzoletto nella loro disponibilità per un giorno in più, grazie al loro governo amico, alla faccia dei pensionati”.
“Del resto – prosegue il leghista – non scopriamo certo oggi che questo esecutivo non ha neppure la minima attenzione verso le fasce deboli: basti pensare ai tagli scriteriati al sociale e al sostegno alle persone in difficoltà, ai disabili e ai malati”.
“E sui pensionati basta ricordare il lungo applauso con cui i deputati del Pd hanno salutato la notizia della bocciatura, da parte della Consulta, del referendum per abrogare la sciagurata legge Fornero, per colpa della quale decine di migliaia di lavoratori pronti ad andare in pensione sono stati costretti a rimandare di anni e a restare ancora al lavoro, se lo avevano, oppure a finire esodati senza stipendio e senza pensione…?”, conclude Grimoldi.