Damiano: Proposta Boeri ricalca Commissione Lavoro

“Siamo contenti che il Presidente dell’Inps abbia confermato, ancora ieri, di condividere la proposta di flessibilita’ delle pensioni. Dovrebbe solo, per onesta’ intellettuale, ricordare che, prima della sua elaborazione, era gia’ stata depositata nella scorsa legislatura una proposta del Pd (primi firmatari Damiano, Baretta e Gnecchi) che e’ attualmente incardinata ed in discussione alla Commissione Lavoro della Camera (4 anni di anticipo, 35 di contributi e l’8% massimo di penalizzazione; 41 anni di contributi per i precoci)”. Così Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro della Camera.

“La proposta elaborata alcuni mesi fa dall’Inps – spiega – non e’ nient’altro che la riproposizione dell’impianto di quella legge. Condividiamo quello che ha affermato Boeri: per i primi 4 anni (anticipo dagli attuali 66 anni e 7 mesi ai 62 anni e 7mesi) ci saranno i costi dovuti all’erogazione anticipata dell’assegno pensionistico, ma per i successivi 19 (dai 66 anni e 7 mesi fino all’aspettativa di vita media di 85 anni), ci saranno i risparmi dovuti al taglio permanente della pensione fino ad un massimo dell’8%”.

“I nostri conti hanno infatti dimostrato da tempo che, in questo modo, il provvedimento e’ a costo zero. Ci aspettiamo quindi il sostegno dell’Inps in questa battaglia che puo’ favorire l’occupazione dei giovani e che sara’ la nostra priorita’ del 2016. Oltre all’unico dato fornito dal Presidente dell’Inps, nel corso di una audizione, sul costo del nostro disegno di legge, circa 8 miliardi (cifra per noi inattendibile), abbiamo chiesto al ministero del Lavoro di fornirci tabelle esaustive e dettagliate sulle coperture finanziarie e, come Commissione lavoro, siamo pronti a fornire tutte le spiegazioni necessarie sull’interpretazione da dare ad ogni singolo comma della nostra proposta di legge al fine di prevenire ad un calcolo dei costi attendibile e condiviso” conclude.

A conferma che il lavoro della Commissione alla Camera è stato proficuo Damiano ricorda gli obiettivi che sono stati raggiunti sulla previdenza con la legge di stabilità.  “Citiamo – continua Damiano – i principali: l’anticipo al 2016 della No tax area per i pensionati, il prolungamento a tutto il 2016 della DIS-COLL per i lavoratori precari, la possibilità di cumulare il riscatto degli anni di laurea con il periodo di maternità facoltativo fuori dal rapporto di lavoro, la cancellazione, dal 2016, delle penalizzazioni per chi è andato in pensione di anzianità con meno di 62 anni di età nel periodo 2012-2014, la rivalutazione degli indennizzi per il danno biologico e alcuni interventi specifici per l’amianto, la riduzione del taglio ai patronati – portato dai 48 milioni iniziali agli attuali 15 milioni di euro, l’istituzione di un ‘contatore’ anche per Opzione donna, i cui i risparmi verranno utilizzati per prolungare la sperimentazione oltre il 31 dicembre del 2015, il miglioramento dei contratti di solidarietà di tipo B per le aziende artigiane e l’inclusione della maternità nei premi di produttività aziendale”.

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“Questi miglioramenti si sommano a quanto già ottenuto nel testo base della stabilità: la VII salvaguardia degli esodati, l’accesso a Opzione donna per 36 mila lavoratrici, la costituzione di un fondo per la tutela del lavoro autonomo, accanto al blocco dell’aliquota contributiva al 27% per il 2016″, conclude Damiano.

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