Pensioni: Tutto quello che si è discusso al Parlamento!

Molte le proposte giunte in Parlamento che hanno come obiettivo di ridare un po’ di potere alle pensioni più basse e/o di portare un po’ di equità tra quelle cosiddette d’oro e quelle da fame!

Molte di più sono state le discussioni e purtroppo in mezzo a questo turbinio di voci pensiamo che non sarà facile arrivare a una conclusione poiché ogni partito e ogni schieramento politico sembra di voler supportare solo e unicamente le proprie accantonando misure validissime che purtroppo giungono dagli “avversari” politici!

Noi vogliamo ribadire ancora una volta che forse la cosa migliore sarebbe prima occuparsi di palesi ingiustizie come la questione dei quota 96 del reparto scolastico e poi focalizzarsi su una sorta di flessibilità in uscita che porrebbe fine ai problemi di migliaia di pensionati che hanno visto allontanarsi tale diritto dall’introduzione della Fornero, cosi come risulterebbe in una soluzione definitiva per il calvario di tutti gli esodati.

Detto questo andiamo a vedere insieme le “novità” riguardo al sistema previdenziale sotto scrutinio:

Prestito pensionistico/previdenziale

La proposta non è nuova e d è firmata Enrico Giovannini. Secondo le nostre informazioni questi sono i dati piu importanti:

  • Riguarderà solo i lavoratori del settore privato
  • Si parla di 2 massimo 3 anni prima della pensione
  • Il prestito sarebbe una sorta di anticipo della pensione sulla base di un importo minimo che non supera i 600-700 euro al mese
  • Le trattenute per restituire tale prestito una volta arrivati alla pensione verrebbero calcolate sulla base dell’aspettativa di vita ed effettuate su tutte le mensilità di pensione erogate dall’Inps e dovrebbero pesare al massimo per il 10-15% sull’importo finale.

Pensioni d’oro/d’argento

Tutte le altre proposte riguardano come sempre una sorta di taglio alle pensioni più alte. In dettaglio abbiamo:

  • La definizione di una soglia massima per le pensioni d’oro
  • Il taglio degli assegni erogati con il sistema retributivo con una trattenuta progressiva sopra i 60.000 euro l’anno
  • Dei contributi di solidarietà sulle pensioni superiori a 12 volte il minimo
  • E infine un maggior prelievo su tutti i redditi superiori a 75.000 euro l’anno.

Indicativo della situazione la lettera aperta di Giorgia Meloni, fondatrice di Fratelli d’Italia verso Beppe Grillo e Matteo Renzi.

Stabiliamo un tetto, dieci volte la pensione minima di 500 euro al mese. Fino a quel tetto le pensioni non le tocchiamo. Per la parte eccedente calcoliamo i contributi che sono stati versati. Mi piacerebbe sentire dire da Renzi che è d’accordo con una proposta come questa. Ho fatto un appello a Beppe Grillo perché le battaglie anticasta si sposano bene con questa proposta” scrive la Meloni che crede fermamente nell’incostituzionalità delle pensioni d’oro.

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Il Movimento 5 Stelle propone invece – come abbiamo anticipato ieri – di “recuperare 1,140 miliardi dalle pensioni d’oro d’argento e di bronzo e si distribuiscono le risorse“, mentre Cesare Damiano del Pd, attuale presidente della commissione Lavoro, ha detto “siamo contrari ai privilegi e non abbiamo remore a colpire le pensioni d’oro e le distorsioni”.

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