Fornero: Si potevano rimediare i miei errori in quattro anni
“Qui sembra che noi ci siamo dimenticati per sbadataggine, perché eravamo distratti, perché eravamo persone non avvezze al potere io non ho mai esercitato il potere perché ho sempre fatto il mio dovere di docente e credo di averlo fatto con molto scrupolo. Ci si dimentica sempre che quel governo nel bene e nel male è stato chiamato a svolgere un compito che ha svolto, magari male, ma con l’aiuto della politica perché se non approvavano neanche uno di quei provvedimenti noi andavamo a casa dopo una settimana. Questa è la cosa importante. Dopodiché io voglio dire che comprendo tutte le sofferenze delle persone, tutte. Ma quello che noi volevamo fare non era il male delle persone” ha spiegato l’ex ministro del lavoro, Elsa Fornero, ospite della trasmissione di La7 Tagadà.
“Certamente non volevamo tenere in piedi dei privilegi che ancora oggi sono privilegi – spiega ancora l’ex ministro – quello che abbiamo cercato di fare è – anche se qualcuno non ci crede perché c’è una sorta di strumentalizzazione qualche volta anche becera di quella vicenda – ma noi abbiamo lavorato in coscienza per aiutare il paese. Dopodiché se non è andata bene, se ci sono stati degli errori ma sono passati quattro anni. Ma si potevano rimediare degli errori in quattro anni? Qualcuno vuole rivoltare il paese ed io credo che si possa fare e invece no è tanto comodo continuare a prendersela con quella riforma e in particolare con una persona che non ha dietro alcun partito o il sindacato, e quindi questo è comodo e si chiama trovare un capro espiatorio.
Rifare daccapo credo non sia né il caso né possibile. Se voi aveste qui i grafici della popolazione si vede come quella giovane stia diminuendo. Se consideriamo che quelli che ci sono spesso vanno all’estero perché non hanno qui opportunità allora lei domani farà una trasmissione sulle condizioni dei giovani. Un governo deve cercare di mettere insieme tutte le cose. Una riforma delle pensioni andava ancora fatta e tutti lo sapevano, farla in condizioni drammatiche e crisi finanziaria imminente non è la cosa più facile, tanto è vero che la classe politica allora fu sostanzialmente d’accordo e votò il governo perché noi facessimo quello che loro sapevano si dovesse fare”, ha concluso Fornero.