Damiano: No a guerra tra poveri

“Anche il Viceministro Morando conferma – afferma Damiano-: le proposte sulle pensioni non fanno saltare i conti pubblici. Questo ci rasserena, dopo le preoccupanti dichiarazioni di Zanetti di ieri che pretendevano di dettare le priorità di spesa mettendo all’ultimo ed eventuale posto la previdenza. È evidente che il Governo la pensa diversamente. Altrettanto sbagliato è mettere in concorrenza il rinnovo dei contratti pubblici con le correzioni al welfare”.

“Concordo con Morando – prosegue – bisogna chiedere all’Europa di mantenere un rapporto deficit-PIL al di di sopra del 2% per realizzare una manovra espansiva e di equità sociale. Per le pensioni servono almeno 2 miliardi di euro per la flessibilità, le ricongiunzioni gratuite e l’incremento della quattordicesima”.

“A queste risorse il Governo può sommare quanto già stanziato e risparmiato nel Fondo esodati per realizzare l’ottava salvaguardia, nel Fondo di Opzione Donna per prolungarne la sperimentazione e in quello dei lavori usuranti. Tre risorse a costo zero per il Bilancio dello Stato che possono far risaltare l’efficacia delle scelte di equità sociale che il Governo vuole attuare e che il Paese chiede a gran voce”, conclude.

Fonte: Pensionitoday

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