Pensioni: Renata Polverini sui quota 96
Renata Polverini, la presidente della commissione Lavoro alla Camera, incalza nuovamente la ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini e le ricorda gli impegni presi del governo Renzi a proposito dei quota 96 del comprato scolastico.
“Anche i quota 96 – dice in una nota la Polverini – aspettano un intervento urgente perché, a differenza di quanto ha affermato nei giorni scorsi il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini che vuole porre l’attenzione solo dopo la sua campagna elettorale. E’ necessario porre rimedio a un errore compiuto dalla riforma Fornero delle pensioni, che non ha considerato il fatto che il ciclo scolastico non coincide con quello solare. Non si può continuare ad andare per tentativi sulla pelle degli italiani e procrastinare secondo esigenze personali il problema. Sui Quota 96 scuola non solo la copertura finanziaria non sarebbe eccessiva e risolverebbe una situazione assurda, ma consentirebbe di aprire le porte della scuola a 4 mila giovani insegnanti. Si tratta di capire – conclude la parlamentare di Forza Italia – se c’è la volontà politica del ministro del Lavoro Giuliano Poletti e del Governo Renzi di risolvere strutturalmente il problema e trovare soluzioni che possano rientrare nell’ambito della proposta legislativa unificata di tutti i gruppi alla Camera che arriverà in Aula nel mese di giugno”.
Ricordiamo che sono gia due anni che questi esodati della scuola sono in attesa di risposte concrete. La categoria chiede con forza il pensionamento a partire dal primo settembre 2014, e sebbene non si intravedano appuntamenti istituzionali all’orizzonte l’impressione corrente è che il governo Renzi abbia preso piena consapevolezza della delicatezza della situazione.
E non promettono bene le dichiarazioni rilasciate dalla ministra Giannini, che nei giorni scorsi ha ribadito come il caso dei quota 96 del reparto scolastico verrà affrontato dopo la fine delle Europee: “Servono 450 milioni di euro”, sostiene la Giannini e come riportato nell’ultima risoluzione depositata alla Camera, il governo Renzi ha tempo sino al 15 giugno per dare una risposta sul reperimento di questi fondi.
Infine non dobbiamo dimenticare che in assenza di una soluzione politica i quota 96 hanno comunque presentato un ricorso alla Corte di Giustizia Europea. I tempi giuridici però sono lunghi e oltre una vittoria morale difficilmente la giustizia europea potrà costringere il governo a prendere una decisione.