Ecco come il Tesoro vuole ‘scippare’ il Fondo esodati

Pubblichiamo un appello dei Comitati degli esodati a Parlamento e governo. Un appello che è anche un documento di accusa alla tesi della Ragioneria e del Tesoro sulla mancata copertura finanziaria della possibile settima salvaguardia. Siamo alcuni dei Comitati che hanno contribuito fin dal primo momento alla elaborazione del cosiddetto “Dossier Esodati”, nelle cui linee guida ci riconosciamo tutt’ora pienamente,

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Uil: Grave non prolungare l’Opzione Donna

“E’ grave bloccare il prolungamento dell’opzione che consente alle lavoratrici che entro dicembre 2015 maturano i requisiti di accedere al pensionamento anticipato con il totale ricalcolo contributivo della propria posizione ed accettando, quindi, una pesante decurtazione pari al 30% dell’assegno previdenziale”. Così Maria Pia Mannino, responsabile nazionale Pari Opportunità e Politiche di Genere della Uil. “Il provvedimento si autofinanzia –

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Rete Comitati Esodati: Giù le mani dal fondo degli esodati

Lettera La Rete dei Comitati denuncia con il massimo sdegno il gravissimo atto compiuto dal Ministero delle Finanze (MEF) a danno degli “esodati” con la sottrazione dei risparmi delle sei precedenti operazioni di salvaguardia e, per legge, destinati al fondo appositamente creato con il comma 235 della L. 228/2012 per finanziare nuove salvaguardie. E’ il secondo vergognoso scippo, che subiamo

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Uil: Settima Salvaguardia va fatta, i soldi ci sono

“Bisogna fare la settima salvaguardia per i lavoratori esodati. Le risorse ci sono. Vanno utilizzate quelle risparmiate nelle precedenti salvaguardie. E’ gravissimo se il ministero dell’Economia destina altrove quelle risorse”. Così il segretario confederale Uil, Domenico Proietti. “Per la Uil e’, inoltre, assolutamente necessario che con la prossima Legge di stabilita’ il Governo e il Parlamento reintroducano la flessibilita’ di

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Unimpresa: Flessibilità importante per rendere il sistema più equilibrato e per dare spazio ai giovani

“Crescerà di oltre 39 miliardi di euro la spesa previdenziale e assistenziale nel quinquennio 2015-2019. Le uscite del bilancio pubblico per le pensioni e, più in generale, il welfare previste dal governo passeranno dai 328 miliardi del 2014 ai 338 miliardi del 2015 fino ai 367 miliardi del 2019″. Così il centro studi di Unimpresa. Secondo l’analisi basata sull’ultimo Def

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Barbagallo: Puntiamo ancora sulla flessibilità in uscita

«Io sulla flessibilità in uscita ci conto ancora: bisogna consentire ai lavoratori di andare in pensione, volontariamente, in una fascia di età compresa tra i 62 e i 67 anni». Così il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, nel corso della trasmissione Agorà. «Noi pensiamo che una vera riforma debba dare stabilità ai giovani e flessibilità in uscita agli anziani

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Polverini: I soldi ci sono, la legge Fornero porterà al 2026, ben 80 miliardi di risparmio

“Sicuramente se la maggioranza proporrà un taglio delle imposte Forza Italia voterà a favore, ma ricordo che la battaglia sull’eliminazione della tassa sulla prima casa é stata una delle grandi campagne portate avanti già da Berlusconi anche se all’epoca il Pd non condivise quella scelta. Questo governo continua ad intervenire su una fascia di popolazione che già ha un lavoro

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M5S denuncia i privilegi della Casta e promette requisiti più stringenti per le pensioni dei parlamentari

“Conoscete qualche azienda che dopo aver licenziato una persona continui ad erogargli il rimborso spese per le trasferte? In Parlamento invece funzionava così”. Così denuncia il deputato grillino Luigi Di Maio dal suo profilo Facebook. “Politici non eletti anche da 20 anni che viaggiavano gratis in tutta Italia a spese vostre. Poi, un mese fa, abbiamo fatto saltare i rimborsi

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Damiano: Rinvio flessibilità, scelta sbagliata e poco lungimirante

“Se il Governo decide di non affrontare la questione della flessibilità del sistema pensionistico nella legge di Stabilità, oltre a smentire un annuncio fatto nelle scorse settimane, compie una scelta sbagliata e poco lungimirante“. Così Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera. “Oltre a deludere le attese di migliaia di lavoratori – ha continuato Damiano – che vorrebbero anticipare

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